Le parole che in italiano indicano una cosa e il suo esatto opposto
Il linguaggio spesso è ambiguo: nel nostro dizionario esistono infatti parole il cui significato è ampio, e possono arrivare a indicare una cosa e allo stesso tempo il suo contrario. Quando questo avviene, si tratta di un fenomeno linguistico chiamato enantiosemia. Vediamo di che cosa si tratta.
Che cos’è l’enantiosemia?
L’enantiosemia è una forma di polisemia—ovvero quella situazione in cui una parola ha più interpretazioni. Avviene quando alcuni dei significati estensivi entrano in contrasto. Per fare un semplice esempio, il verbo cacciare può essere sinonimo sia di “allontanare” che di “inseguire“.
Lo stesso discorso vale per il verbo tirare, che può essere utilizzato per indicare l’atto di attirare a sé qualcosa, o di scagliarla lontano. E ce ne sono molte altre, come affittare: al contempo prendere in affitto, e dare in affitto.
Per quale motivo questo avviene?
Come può il linguaggio, comunemente utilizzato per cercare di creare un piano di comunicazione univoco fra le persone, essere così confusionario?
La Treccani spiega che:
Questa condizione semantica ha assunto un significato opposto a quello etimologico nel suo svolgimento storico.
Il punto, ovviamente, è che nonostante siamo abituati a considerare le parole come dei significanti che ricalchino la realtà, la loro natura è comunque astratta: è la relazione fra di loro che crea la comunicazione. In questo senso, anche nei casi più paradossali di enantiosemia, il senso logico di un ragionamento non viene intaccato dall’ambiguità di un sostantivo o di un verbo.
Questo fenomeno, ovviamente, si presenta anche in altre lingue. Una tendenza così diffusa da presentare un campo di ricerca interessante per gli accademici che si occupano di linguaggio. A destare curiosità, infatti, non è tanto l’effetto che queste parole hanno sul significato di una frase, ma la tendenza degli esseri umani a creare vocaboli che indicano allo stesso tempo due situazioni inconciliabili.
Quali sono gli esempi di enantiosemia?
Questa condizione rappresenta un paradosso, una patologia della lingua, che si rispecchia in molte parole di uso comune. Tra queste, quelle toccate da questo “handicap” linguistico troviamo le seguenti:
Tirare: attirare a sé o scagliare lontano
Feriale: lavorativo (giorni feriali, opposti ai festivi), ma anche di vacanza (periodo feriale, cioè delle ferie)
Ospite: chi ospita e chi è ospitato
Affittare: dare e prendere in affitto
Cacciare: allontanare o inseguire
Spolverare: togliere la polvere nel caso di un mobile e mettere della “polvere” sulla torta” (“una spolverata di zucchero a velo”)
Sbarrare: aprire (“sbarrare gli occhi”) e chiudere (“sbarrare la porta”)
Storia: racconto vero (“La Storia”) o racconto mendace (la storia di Cappuccetto Rosso)
Pauroso: chi ha paura e chi incute paura
Un esperimento interessante è quello di trovare altri termini simili. Quanti altri ce ne sono? Almeno una trentina secondo gli esempi che si possono scovare nei dizionari o in rete ed è anche frequente scoprirne di nuovi. Un allenamento che farà di sicuro bene al nostro cervello.